Atv (amateur television)

Idee per chi ama "giocare" con l'elettronica


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Premessa

L'acronimo ATV sta per Amateur TeleVision , “televisione d'amatore”; l'attività in ATV riguarda la ricetrasmissione di segnali audio/video tra stazioni radioamatoriali. Il segnale video viene modulato in frequenza (FM), analogamente a come avviene nei ponti di trasferimento delle TV commerciali e nella ricezione televisiva via satellite; l'audio e' mono con sottoportante a 6,5 Mhz.
Le frequenze maggiormente usate sono le SHF da 1,2 Ghz in su, per ovvi motivi di larghezza di banda. Anche se si opera nel campo delle microonde, e' possibile inziare a sperimentare questo tipo di attivita' senza la necessità di disporre di particolare strumentazione; la ricezione, per esempio, non presenta eccessive difficoltà, in quanto può essere effettuata con un comune ricevitore satellitare analogico. Per ciò che riguarda la trasmissione, invece, si può ricorrere a dei moduli premontati, facilmente reperibili in commercio per poche decine di euro. Il fascino della trasmissione in Atv risiede nel fatto di poter associare alla classica trasmissione fonica le immagini del proprio interlocutore, analogamente a come avviene in una normale trasmissione televisiva. In passato i radioamatori si erano già cimentati nella trasmissione di immagini video; a tal proposito vorrei ricordare l' SSTV (Slow Scan Television o “Televisione a scansione lenta”). Con questa modalità, peraltro ancora usata, è possibile trasmettere dei segnali che, opportunamente convertiti, consentono la visualizzazione di immagini con una frequenza che può arrivare ad un fotogramma ogni 10 secondi; la larghezza di banda del canale trasmesso è di 5 KHz. E' opportuno ricordare che nella televisione a scansione lenta SSTV, la qualità delle immagini ricevute è inversamente proporzionale al numero di fotogrammi ricevuti. L'ATV può, a pieno titolo, essere considerata un'evoluzione dell'SSTV; nel caso dell'ATV, infatti, si parla di "televisione a scansione veloce". Tale metodo infatti si prefiggeva lo scopo di ottenere frequenze di quadro e di riga, uguali a quelle della televisione normale. I primi esperimenti di trasmissione ATV furono effettuati in Italia, a partire dalla prima metà degli anni ‘70; in quel periodo, per effettuare i primi test, ci si avvaleva della gamma dei 70 cm (435 MHz.). Le prime trasmissioni in ATV venivano effettuate in modulazione d'ampiezza (AM).  Il fatto di trasmettere segnali modulati in ampiezza rappresentava, sotto molti aspetti, una limitazione; la limitazione più lampante era rappresentata dall'obbligo di usare, per ragioni di linearità, stadi finali operanti in classe A; quindi si trasmetteva con potenze esigue, giocando molto sul guadagno delle antenne adoperate. Un'altra difficoltà, che condizionò molto gli om dell'epoca, fu l'eccessivo costo delle attrezzature necessarie per la trasmissione; spesso infatti era necessario ricorrere ad attrezzature professionali dai costi proibitivi. Oltre all’eccessivo costo delle attrezzature, quello che a mio avviso scoraggiò maggiormente gli sperimentatori, fu il provvedimento adottato dalle autorità di ridurre considerevolmente lo spettro della gamma dei 70 cm di parecchi megacicli; questo fatto rendeva impossibile la prosecuzione delle sperimentazioni di questa modalità di trasmissione, che richiede una larghezza di banda del segnale video di alcuni megacicli.... Oggi, per fortuna, la situazione è molto diversa; l'avvento delle microonde ha apportato notevoli vantaggi; nelle varie gamme SHF (da 1,2Ghz in su) infatti disponiamo dello spazio necessario per effettuare con tranquillità le varie sperimentazioni; un altro vantaggio è stato quello di usare per la trasmissione video un segnale modulato in frequenza; ciò ha eliminato del tutto l'esigenza di operare con stadi finali lineari, permettendoci di usare stadi ad alto rendimento operanti in classe C, ottenendo, in tal modo, la possibilità di trasmettere con potenze elevate senza eccessive complicazioni..........

Tipico esempio di trasmettitore ATV operante sui 23 cm

La ricezione atv

Per la ricezione delle immagini in ATV sulla gamma dei 23cm (1,2Ghz), è sufficiente disporre di un comune ricevitore analogico, concepito per la ricezione della tv via satellite, il quale andrà collegato a un televisore dotato di ingresso scart. I ricevitori commerciali, infatti, sono in grado di coprire per intero la banda radioamatoriale dei 23 cm; i segnali televisivi, ricevuti dal satellite sulla gamma dei 10Ghz, vengono infatti convertiti in un range, che va da circa 900 a circa 1700Mhz. Un comune ricevitore satellitare (decoder) commerciale è, nella peggiore delle ipotesi, in grado di ricevere frequenze  da 900 a 1750 MHz; nei casi migliori (ricevitori di buon livello) la gamma di frequenze, che è possibile ricevere, va da 750 a 2150 MHz. La sezione ricevente quindi può essere realizzata con un ricevitore analogico, senza la necessità di fare ricorso ad apparecchiature home-made. Alla luce dei fatti evidenziati, risulta intuibile il fatto che agli sperimentatori, che intendono cimentarsi nella ricetrasmissione di segnali audio/video, non rimanga che dotarsi di un un valido trasmettitore in FM oprente sulla gamma dei 23 Cm. Tale operazione risulta essere di gran lunga più semplice di fronte alla necessità di sviluppare anche lo stadio di ricezione. Naturalmente, se intendiamo usare un comune ricevitore satellitare, dobbiamo adottare qualche piccolo accorgimento: uno, per esempio, è rappresentato dalla necessità di disattivare la telealimentazione (si tratta di una tensione di circa 12 volt, necessaria all'alimentazione dell'lnb); a tal proposito è necessario ricordare che le comuni direttive, normalmente utilizzate per la ricezione ATV a 1,2Ghz, hanno il dipolo in cortocircuito; se quindi collegassimo direttamente l'antenna all'ingresso segnale, creeremmo un cortocircuito sull’ingresso del ricevitore, rischiando seriamente di comprometterne l’ incolumità. Qualora quindi il nostro ricevitore non disponga nel menù di una funzione che ci permetta di disabilitare la telealimentazione, saremo costretti ad aggirare l’ostacolo in maniera diversa. Nella maggior parte dei casi questo inconveniente si aggira, interponendo sul centrale del cavo coassiale un condensatore ceramico antinduttivo da qualche centinaio di pF, il cui scopo è quello di bloccare la tensione continua, destinata all'alimentazione dell'lnb, presente sulla presa d'ingresso RF. Dopo aver adottato gli accorgimenti sopra citati, il nostro compito sarà quello di sintonizzare la frequenza video da ricevere, impostando la sottoportante audio a 6,5 Mhz. Il collegamento al televisore va invece effettuato tramite un normale cavetto scart, reperibile ovunque al costo di pochi euro.

Note utili sull’impianto ricevente

Prima di passare ai test di ricezione, sarà opportuno dire ancora alcune cose: occorre sapere, per esempio, che solitamente per le trasmissioni in Atv viene usata la polarizzazione orizzontale; anche i ripetitori adoperano tale polarizzazione; nel montaggio dell’antenna quindi ci si dovrà regolare di conseguenza. Chi riceve le trasmissioni in Atv con un comune ricevitore analogico, in taluni casi potrebbe avere la necessità di adoperare un preamplificatore (da inserire tra l'antenna e il ricevitore); i ricevitori analogici normalmente adoperati, infatti, non sono dotati di grande sensibilità; nel caso in cui, quindi, ci trovassimo a dover ricevere segnali deboli, l’uso del preamplificatore può risultare insispensabile. In commercio esistono dei buoni preamplificatori, la cui mansione, in realtà, è quella di fungere da amplificatori di linea, per la ricezione della tv via satellite; essi infatti operano in un range di frequenze che va da 900 a 2000 Mhz; il guadagno dovrà essere di circa 18 – 20 dB; la cifra di rumore estremamente bassa. Prima di aqcuistare il preamplificatore, suggerisco di girare un po’ di negozi, che vendono articoli per antennisti, chiedendo le caratteristiche più importanti del prodotto, che intendiamo acquistare. Guadagno e cifra di rumore rappresentano sicuramente i parametri di valutazione più importanti. Dopo aver girato alcuni negozi, opteremo per quello che ci ha proposto l’amplificatore di linea con le caratteristiche migliori; a tal proposito sceglieremo quello dotato della più bassa cifra di rumore, anche se dovremo spendere qualcosina in più.............. Per ottenere il miglior rapporto segnale/rumore, il preamplificatore va montato il più vicino possibile all’antenna; quest’ultima potrà essere sia autocostruita che commerciale. Per ciò che riguarda l’antenna, io uso una 23 elementi della Tonna  con ottimi risultati; il guadagno di quest’antenna si aggira sui 18 db, mentre la ridotta lunghezza del boom (appena 185 centrimenti) la rende estremamente manegevole, facilitando oltremodo le operazioni di puntamento, specie nell’utilizzo in portatile. Chi invece volesse orientarsi verso antenne autocostruite, potrà dare un’occhiata sul web; i siti che trattano l’argomento ATV, pullulano di progetti di antenne per i 23cm; sarà compito nostro scegliere il progetto migliore. 

Considerazioni finali

Per ultimo, mi preme ricordare, che le comunicazioni in ATV rivestono un ruolo di fondamentale importanza nelle radiocomunicazioni d’emergenza; in situazioni estreme il fatto di poter associare alla comune trasmissione fonica delle immagini, risulta essere di fondamentale importanza.  Quando il caso lo richiede, con tale tipo di trasmissione potranno essere effettuati monitoraggi di zone a rischio, con il vantaggio di intervenire in tempi brevi, nel caso in cui si verificasse verificato l’evento calamitoso, a cui la zona monitorata è soggetta, frane, incendi ecc. Buoni esperimenti, Francesco it9ccq!

N. B. Il presente testo è di proprietà dell'autore e non può essere copiato per essere pubblicato

 


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